PARMA

Bertoli, direttore Asipo: “per il 2024 sarà fondamentale il ruolo delle Op nel coordinare congiuntamente le attività da mettere in campo”

PARMA – “Nonostante l’andamento stagionale avverso anche quest’anno, Asipo rappresenta indicativamente un quarto della superficie coltivata nell’area nord e relativo quantitativo prodotto”. Lo sottolinea il direttore Michele Bertoli nel commentare la campagna “che è stata mediamente soddisfacente anche se altalenante per la qualità conferita, ma nel complesso buona.

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Pomodoro da industria: a circa metà raccolta buone prospettive anche per il mercato dei derivati

Claudio Ferri

PARMA – “Ad oggi (28 agosto, ndr) circa il 65% della superficie è stata raccolta, compresa parte di quella colpita dalle grandinate del 20, 21, 22 e 26 luglio”. Lo afferma Davide Previati, responsabile tecnico di Asipo, che quantifica il prodotto conferito degli associati all’Op, “ovvero circa il 53% sull’obiettivo di produzione contrattato”.

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Cibo sintetico, Cia Parma: “Bene la mozione approvata in Consiglio Comunale a Parma, difende la produzione agricola”

PARMA – Cia e Confagricoltura di Parma esprimono soddisfazione per l’approvazione, durante l’ultimo consiglio comunale di Parma, della mozione sul cibo sintetico avente ad oggetto “Tutela, valorizzazione e promozione dei prodotti tipici e territoriali e rischi relativi alla possibile produzione di cibo da coltura cellulare, il cosiddetto cibo sintetico”. 

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Ricette vintage per moderni gourmet

PARMA – ‘Spoja lorda in brodo di ortiche e guanciale’ è il piatto elaborato dalle allieve dell’istituto alberghiero di Salsomaggiore Terme, Rosa Carritiello e Giorgia Rociola, coordinate dall’Agrichef Massimo Bottura dell’Agriturismo Palazzo Manzoni di Ravenna che ha ottenuto il massimo del punteggio nella competizione emiliano romagnola. A Salsomaggiore nell’Istituto alberghiero Magnaghi avevano partecipato 6 agriturismi del territorio.

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Pomodoro da industria, siglato il contratto a 150 euro per tonnellata

Giuseppe Romagnoli

Finalmente si è conclusa la lunga trattativa fra produttori e industriali per il prezzo del pomodoro da industria del Nord Italia, relativo alla campagna 2023, con le parti che si sono accordate per un prezzo di 150 euro a tonnellata. Un’intesa importante per una produzione di alta qualità fondamentale per il piacentino, prima provincia al Nord per ettari coltivati. Il settore in Emilia Romagna produce 2,8 milioni di tonnellate di prodotto su 5,5 milioni di tonnellate a livello nazionale. Restano bloccati, per l’anno in corso, i parametri di qualità, con il patto però che saranno rivisti nel 2024.

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Nuovi imballaggi sostenibili per la filiera del pomodoro da industria

L’Aop Cio, Associazione di Organizzazione di Produttori con sede a Parma, di cui fanno parte Ainpo, Consorzio Casalasco del Pomodoro e Consorzio Agrario di Cremona, ha presentato alla Regione Emilia Romagna il progetto di ricerca TomatER, per il miglioramento della sostenibilità ambientale della filiera del pomodoro da industria attraverso l’impiego di nuovi materiali di imballaggio.

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‘Oro rosso’: Casalasco sigla l’accordo con le Op Ainpo e Asipo a 150 euro alla tonnellata

Se l’accordo sul prezzo del pomodoro da industria non è ancora stato raggiunto tra le parti, qualche intesa è stata tuttavia raggiunta tra alcune Op e industrie di trasformazione. Nei giorni scorsi è stato, infatti, siglato il prezzo tra Casalasco e le due maggiori Op del Nord Italia, ovvero Ainpo e Asipo, che ha fissato il prezzo del pomodoro da industria a 150 euro la tonnellata.

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Il pomodoro da industria centra gli obiet tivi produttivi ma fa i conti con i rincari energetici che azzerano i prezzi contrattati con l’industria

Claudio Ferri

La calda estate sembra non aver compromesso la produzione di pomodoro da industria nel Distretto del nord che, nel cuore della campagna, evidenzia tratti interessanti dal punto di vista dei volumi e della qualità. In tutto il Distretto le superfici investite sono state di 37 mila ettari, con una flessione del 4% rispetto al 2021.

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Al via un programma per debellare il batterio del pomodoro

BOLOGNA – Per contrastare la Ralstonia solanacearum, il patogeno che arreca danni ingenti al pomodoro, la Regione Emilia Romagna ha dato il via ad un piano d’azione per contrastare la diffusione del batterio originario dei Paesi tropicali e subtropicali e che da qualche anno ha fatto sporadicamente la sua comparsa in alcuni appezzamenti coltivati a pomodoro in provincia di Parma e Ferrara, oltre che in campi di patate situati in altre circoscritte aree del territorio regionale.

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